Messina 9 Dicembre 2019

Gentili Colleghe e cari Colleghi,

        comunichiamo che oggi, con provvedimento adottato dalla COVIP il  4 Dicembre 2019, l’Autorità di Vigilanza ha disposto lo scioglimento degli Organi di amministrazione e controllo ( CdA e Collegio Sindacale ) del nostro Fondo Pensioni, in virtù dell’art. 70 del d.lgs. 385/1993 ( Testo Unico Bancario ).

        Contestualmente, la COVIP ha proceduto alla nomina degli Organi dell’ Amministrazione straordinaria: Commissario Straordinario, dr. Paolo Farano e Comitato di sorveglianza: composto dal Prof. Maurizio D’Amato, dr. Giampiero Sirleo, Avv. Antonio Longo.

        Gli Organi di Amministrazione straordinaria hanno formalmente assunto la loro funzione in data odierna,  9 Dicembre 2019, per proseguire la gestione del Fondo sotto la supervisione della COVIP.

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Fin qui il comunicato riportato sul sito del Fondo, il cui contenuto  – al momento – non intendiamo commentare in alcun modo, restando in vigile attesa  per  ritrovarci a farlo insieme, a breve. 

Così stanno le cose e la prima vera riforma, sarebbe quella di richiamare tutti alla comune responsabilità ed  al necessario rispetto delle regole.

A  TUTTI  VOI  ED  ALLE  VOSTRE  FAMIGLIE I MIGLIORI  AUGURI  DI  BUONE  FESTIVITA’.

                                              

 

                                                               La  Segreteria

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. ( Art. 21 – Costituzione Italiana )                         

 

 

                                  Messina 30 Novembre 2019

 

 

Gentili Colleghe e cari Colleghi,

il ritmo volenteroso delle riunioni del CdA del Fondo, riprende il suo corso il 2 Dicembre, per discutere – tra gli altri argomenti - di dismissione immobiliare ed, in particolare,  della possibilità di procedere da parte del Fondo, con l’assistenza richiesta a Nomisma, ad  un piano di  frazionamento di alcuni immobili “cielo/terra” e verificarne, fattibilità, costi, tempi attuativi e, soprattutto, convenienza.

        La non solo presidenziale  più che legittima e peraltro non nuova idea, di rendere maggiormente appetibili al mercato ( sia interno che esterno ) gli immobili del Fondo attraverso il loro frazionamento, a noi  sembra avere anche  un’altra doppia chiave di lettura.

La prima, quella di tentare di ricomporre i pezzi infranti di una compagine consiliare che – di fronte ad un’ipotesi di lavoro  posta quasi come opzione irrifiutabile – può forse valere a ricompattare le sue fila, magari provvisoriamente e giustificare a se stessa la sua sopravvivenza, sperando che l’ipotesi operativa non si riveli una velleitaria illusione e possa alzare il depresso morale degli iscritti con fatti concreti.

La seconda, quella di costituire una mossa dettata dalla disperazione, dopo le ultime negative vicende (  referendum, risultati insoddisfacenti delle  aste, dimissioni di alcuni Consiglieri e permanere del già criticato livello di litigiosità consiliare ) che hanno lasciato il segno.

Senza andare troppo per il sottile, ci sembra opportuno sottolineare che affrontare il problema della dismissione in maniera laterale, con i valori degli immobili residui quasi allineati ai costi da Riforma,  non può far sentire a posto la coscienza di un  CdA che lascia irrisolto il nodo fondamentale in questo scenario: quello della portata dell’art. 12 del Progetto di Riforma e sue implicazioni,  il cui mancato  superamento può costituire il presupposto per l’immobilismo operativo di un CdA che, se non riesce ad essere utile agli iscritti, non ha alcun senso che resti in sella.

Un po’ di memoria – al riguardo – non guasterebbe; gli ultimi tre anni rappresentano,  anche sulla scorta di quanto si era andato via via verificando, un’enorme occasione perduta per il Fondo e la sua governance.

Scarsa attenzione, se non aperta disattenzione, è stata dedicata a costruire le basi per una elaborazione con la COVIP di  questo spinoso tema,  nonostante il SAFED ne avesse sollecitato l’approfondimento e, sin dal  2016, avesse sconsigliato, con lettera indirizzata al Presidente, l’indizione del referendum per gli effetti “paralizzanti” che esso avrebbe avuto in caso di suo più che probabile fallimento.

E’ mancato un approccio sistemico ai problemi interpretativi della Riforma che, se affrontati necessariamente insieme a COVIP, con competente autorevolezza e senza pervicace affezione per tesi a senso unico, avrebbe potuto legittimare e giustificare anche la richiesta di sacrifici.

La verità è, che è molto difficile costruire consenso e sanare divisioni assai profonde, tanto profonde da far maturare “l’astensionismo”, che è un modo di votare. E quei non voti, sono e costituiscono voti. Voti “contro” o, se si vuole,  “congelati”.

Buon lavoro al CdA, con la raccomandazione di impegnarsi a riguardare i conti per la NONA  RIPARTIZIONE.  Cordiali saluti.

 

                                                   LA  SEGRETERIA

 

Polizza sanitaria  UNIPOL – “Grandi Interventi” – Anno 2020

        Ricordiamo che il 15 Dicembre scade il termine utile per rinnovare ovvero per aderire, da parte degli iscritti al SAFED, alla Polizza Sanitaria “Grandi Interventi”, riservata dalla UNIPOL ai nostri iscritti.

     Di seguito riepiloghiamo le condizioni e le modalità di adesione alla polizza, raccomandandovi vivamente di rispettare termini e modalità di adesione previsti, dettagliatamente riportati nel nostro Notiziario n. 7 del 24 Ottobre.         NOTE  ORGANIZZATIVE   

Inviare doppia copia del  modulo di adesione ( allegato ) unitamente alla copia del bonifico effettuato in favore del SAFED ( codice IBAN   IT 32 V 02008  04652  000300152578) – da eseguirsi entro il termine perentorio del 15 Dicembre 2019 - per POSTA ORDINARIA a:  Antonino Gravina-via L. Sciascia, 32 – Cond. “Costanza” - 98122  MESSINA –

CONDIZIONI  DI  POLIZZA:

il premio -  € 500,00 per ogni assicurato e relativi coniugi e figli fiscalmente a carico, indipendentemente dal loro numero;   € 300,00 per ogni familiare fiscalmente non a carico, purché inclusi nel nucleo familiare dell’assicurato;

la franchigia -  € 4.000,00      Principali prestazioni di polizza:

§       65.000,00 € quale massimale annuale, quindi una disponibilità di € 61.000 per i “Grandi interventi” previsti in disciplinare;

§       Diaria giornaliera di € 100, in caso di utilizzo di struttura pubblica;

§       Copertura per gli associati sino ad un’età di 85 anni.

 

 

Messina 30 Novembre 2019              LA SEGRETERIA

                                 Messina 18 Novembre 2019

                                             ALCUNE  DOMANDE  !

Gentili Colleghe e cari Colleghi,

        pur comprendendo e giustificando, in linea di massima,  che un Consiglio d’Amministrazione, peraltro non  al top della sua coesione, possa manifestare un qualche sbandamento dopo la batosta di un referendum non validato dagli iscritti e che questa condizione possa  ulteriormente acuirsi a seguito del sonoro flop delle ultime vendite per asta ( 712.000 € tra aggiudicazioni e proposta di acquisto, su circa 80/milioni di immobili posti in vendita ), quello che appare difficilmente comprensibile è l’aria surreale che sembra essere calata sul Palazzo di Piazza Castelnuovo  la cui apparente attività consiliare, sembra ispirata dai principi di una sorta di nuovo manuale Cencelli del terzo millennio.   

Per cui, messo da parte il travagliato e burrascoso iter dei subentri dei nuovi Consiglieri e conseguente  ricomposizione della compagine consiliare, accantonato – almeno per il momento -  il tormentone della sterile contrapposizione di parte del CdA con la Presidenza del Fondo, una contrapposizione spesso sfociata in offensivo scambio di accuse, rinviato a giorni migliori  il novello tormentone della nomina del Direttore Generale, è lecito porre a questo CdA  - senza urtare qualche  suscettibilità, causa di commenti sbrigativi  e  inconsistenti insinuazioni -  alcune domande e riceverne,  con fatti concludenti,  qualche risposta ?

        La prima di esse riguarda il dopo aste. Il CdA, fatte le debite valutazioni,  ha in programma una qualche progettualità circa le vendite, oppure si sente già “disarmato” rispetto alla ormai ridotta possibilità di manovra sui prezzi degli immobili da mettere sul mercato ?

        L’art. 12 del Progetto, con le sue presunte limitazioni, di cui al fallito referendum, problema colpevolmente non affrontato in tempi debiti e  non fatto oggetto di utile e tempestivo approfondimento e confronto con la COVIP, resta tuttavia valido, oppure si ritiene superabile il suo condizionamento rispetto alle aspettative da Riforma e, in questo caso, come e con quale effetto ?

        Ed inoltre, rispetto alla problematica appena cennata, è possibile fare previsioni circa la possibilità che gli Organi del Fondo trovino udienza presso la COVIP, in risposta ad analoga richiesta unanimemente formulata alla Commissione il 18.10,  dall’appena ricomposto consesso consiliare ?

        Un mese di silenzio, da parte dell’Autorità di Vigilanza, peraltro già precedentemente sollecitata ad una interlocuzione, è un fatto che  può essere trasformato in opinione, non solo di scarso riguardo ma anche  di mancanza di volontà all’incontro, segnali che possono essere anticipatori di non favorevoli eventi.

        Nonostante questo, il CdA saprà        mettere al centro della sua attività la Riforma e gli interessi degli iscritti ?   Lo commenteremo insieme !

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POLIZZA   SANITARIA à  SCADENZA ADESIONE 15 DICEMBRE

Ricordiamo che qualora si intendesse aderire o rinnovare la polizza, si dovrà compilare ( in duplo ) il modulo di adesione allegato al Notiziario n. 7 da inviare, unitamente alla copia del bonifico effettuato in favore del SAFED ( codice IBAN   IT 32 V 02008  04652  000300152578) da eseguirsi entro il termine perentorio del 15 Dicembre 2019 - per POSTA ORDINARIA a:  Antonino Gravina-via L. Sciascia, 32 – Cond. “Costanza” - 98122  MESSINA –

Ricordiamo le condizioni di polizza:

il premio -  € 500,00 per ogni assicurato e relativi coniugi e figli fiscalmente a carico, indipendentemente dal loro numero; ed  € 300,00 per ogni familiare fiscalmente non a carico, purché inclusi nel nucleo familiare dell’assicurato;

 

 

Messina 18 Novembre 2019                      LA  SEGRETERIA

                                Messina 6 Novembre 2019

                                         SENZA  COMMENTO

        La conclusione della tornata di aste, effettuata il 31 Ottobre,  restituisce al  Fondo un sostanzialmente immodificato patrimonio immobiliare, cui fa da contrappunto una situazione del suo Consiglio d’ Amministrazione che, nonostante gli avvenuti contrastati subentri di due nuovi amministratori, conferma – nonostante tutto -  quei segnali negativi  destinati ad influire non poco sul futuro del Fondo e dei suoi iscritti.

        Infatti, questi i risultati delle aste: aggiudicati  n. 2 appartamenti e n. 2 locali commerciali per un valore complessivo di € 569.000, tutti in Palermo, a cui va aggiunta un’offerta irrevocabile di acquisto, pervenuta fuori asta, per  un negozio in Caltanissetta del valore di € 143.000.

        Il complessivo dato valoriale di vendita per 712.000 €, riteniamo non abbisogni di alcun commento, da solo essendo più che loquace  per tutti, non sappiamo fino a quanto per il CdA del Fondo.

Una compagine consiliare che in questi ultimi anni,  in particolare nell’ultimo triennio, leggendo i lunghi verbali consiliari, pare aver vissuto una condizione difficilmente definibile, vuoi di implosione, di disgregazione, ma anche di  frantumazione e di scissione e che ora rischia grosso, per quell’ immancabile vocazione a risolvere ogni dissidio ed ogni difficoltà spaccandosi, uscendo, scindendosi. Una condizione che il Dizionario Treccani definisce una “coazione a ripetere” e che esplicita come  “tendenza incoercibile, del tutto inconscia, a porsi in situazioni penose o dolorose, senza rendersi conto di averle attivamente determinate, né del fatto che si tratta della ripetizione di vecchie esperienze”.

Il CdA, oggi,  si riunisce per valutare il da farsi, alla luce dei limiti temporali e di traguardi di vendita assegnati al Fondo, pena l’adozione di “provvedimenti di maggior rigore”, da parte della COVIP.

Non crediamo possano esserci vie di uscita facili da una situazione che si è sempre più andata ingarbugliando, quindi non vorremo assistere a dibattiti diversivi e grandemente divisivi ( uno di questi potrebbe essere quello posto all’ordine del giorno dei lavori: “Nomina  Direttore Generale del Fondo” ).

Sapranno i Signori Consiglieri essere ancora in grado di rendersi conto di quanto distanti e lunari questi problemi appaiono agli iscritti, vittime di assistere a litigiosi tormentoni consiliari, a personalismi esasperati ma, soprattutto, a ripartizioni sbandierate e “non pervenute” a causa di imprevisti, ma prevedibili o evitabili, eventi, ( vendita palazzo P.zza Castelnuovo e – a proposito – cosa si prevede per il palazzo Tezzano di Catania ? ).

Tutto da rifare ? come diceva il vecchio ed indimenticato ciclista. Forse si, ma ora incombono i moniti della COVIP, con cui si stenta ancora  di ottenere un minimo di interlocuzione.

Sarà un segnale ?  Ai posteri la sentenza ( forse non troppo ardua ).

 

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POLIZZA  SANITARIA – Raccomandiamo ai colleghi di attenersi ai tempi ed alle modalità di adesione comunicate con il “Notiziario” n. 7 del 24 Ottobre.  SCADENZA  IMPROROGABILE DI ADESIONE – 15.12.2019

      Cordiali saluti.                          LA  SEGRETERIA

 

 

                                         Messina 17 Ottobre 2019

                                                          PASSATA  E’  LA  TEMPESTA…….? ? ?

La irrituale pubblicazione - in anteprima – dell’ integrale contenuto della lettera di convocazione del CdA del Fondo, previsto per domani 18 Ottobre, indirizzata ai componenti gli Organi gestori del Fondo,  poi rimbalzata e,  successivamente, confermata sul Forum “istituzionale”,  nella usuale forma riportante solo gli argomenti posti all’ ordine del giorno dei lavori, può indurre a pensare che si sia “cambiato verso” ?

Che cioè, dopo due sedute consiliari andate “in bianco” per  procurato mancato raggiungimento del numero legale, atto a validare le riunioni, la “danza indiana” intorno al tavolo consiliare sia finita ?

Ed è lecito, quindi, attendersi che il CdA riesca a ricomporre la propria compagine, procedendo al subentro dei due Consiglieri dimissionari, così da attendere ai suoi compiti  ?

Un atto, quello del subentro, quasi automatico – anzi,  sicuramente DOVUTO per il caso riguardante la lista “SAFED X la liquidazione” -  che invece, come nelle migliori tradizioni dei fatti che ci occupano, si è immancabilmente  trasformato in un “garbuglio”, tanto da aver costretto questa Associazione a dover presentare due esposti alla COVIP perché, successivamente alle due tornate consiliari non validate, si procedesse a “normalizzare” ed integrare l’Organo decidente del nostro Fondo e far cessare un vero e proprio abuso.

Nel primo esposto, del 10 Ottobre, si è sottolineata alla COVIP, tra l’altro“l'obbligatorietà dell'atto e la sua natura vincolata”, che  “lo sottrae a qualsiasi relazione con la discrezionalità amministrativa, integrando, in caso contrario,  omissione di un atto obbligatorio”, contemporaneamente  chiedendo alla stessa – ove ritenuto – “l’irrogazione di provvedimenti di natura sanzionatoria, anche di natura amministrativa, per la mancata osservanza di normativa regolamentare”.

Nel secondo, del successivo 13 Ottobre,  è stata messa in evidenza alla COVIP  “la natura elettiva dei componenti dell’Organo amministrativo dell’ Ente pensionistico”  che “non può subire un irragionevole vulnus circa la piena legittimazione rappresentativa della lista “Safed x la Liquidazione” che può riverberarsi  sul miglior svolgimento di quel potere e capacità di direzione ed indirizzo propri di un Consiglio d’Amministrazione,  nonché sulla corretta formazione delle decisioni, a miglior tutela degli interessi  collettivi rappresentati”.

La vicenda ha costituito la plastica rappresentazione di un Consiglio d’Amministrazione spaccato, in lotta, che si attarda, in modo peraltro inconcludente, in atti dilatori che agli iscritti non interessano e che sempre più avvicinano quell’ ipotesi di assunzione di atti di rigore, più volte preannunziati dall’ Autorità di Vigilanza COVIP, rispetto alla quale sempre più ci sembra necessario riaprire un “canale” di interlocuzione, che possa consentire al nostro CdA di  eseguire un piano CONCRETO di dismissione immobiliare, funzionale all’accelerazione del  Progetto di Riforma ed al conseguente percorso liquidatorio del Fondo.

Questa la mission del CdA del Fondo, sempre e da tempo sollecitata dal SAFED e non più derogabile.

Nessun altro commento, per ora. Cordiali saluti.

Messina 17 Ottobre 2019                                               LA SEGRETERIA

 

PS – Nel prossimo “Notiziario” parleremo anche di “Polizza Sanitaria”-                        

                                                    Messina 3 Ottobre 2019

                 

                                             ……Ed  il  buio  si  infittisce !  

Gentili Colleghe e cari Colleghi,

        nell’ultimo SAFEDNEWS del 16 Settembre, avevamo comunicato il  “nulla di fatto” registrato per la consultazione referendaria di modifica dell’art. 12 del Progetto di Riforma del Fondo, causato dal  mancato raggiungimento del quorum dei votanti e ci chiedevamo – con grande preoccupazione  - quale sarebbe stata la direzione che avrebbe potuto assumere il CdA del Fondo, in tema dismissione immobiliare, nel corso della programmata sua seduta consiliare del 19 Settembre, essendosi nel frattempo registrato anche il fallimento della ipotizzata vendita del palazzo di piazza Castelnuovo.

         Quanto avvenuto nel CdA del 19 Settembre, può essere letto nelle ben 68 pagine del verbale n. 48, quasi un romanzo o, se si preferisce, una piece teatrale; una lettura “impegnativa” che mostra, come una fotografia, le sabbie mobili consiliari che stanno inghiottendo le speranze degli iscritti, un immagine chiara ed esplicita di inconcludenza, di insospettabile pressapochismo gestionale e di controlli, che mette a nudo malumori, discordie, litigiosità divenuta  disperante rissosità, fenomeni di strabismo rispetto alla realtà.

        Una situazione che pregiudica, a nostro parere ormai insanabilmente,  una  agibilità consiliare, che dovrebbe essere in grado di affrontare ed assumere le necessarie decisioni circa le aste di vendita degli immobili da effettuarsi nel corrente mese di ottobre, come previsto in quel piano a suo tempo comunicato a COVIP e dalla cui effettuazione l’Organo di Vigilanza si attende  la realizzazione della dismissione di almeno il 40% dell’ asset immobiliare, un traguardo che appare sempre più lontano ed irraggiungibile e che potrà sentenziare, come peraltro già anticipato dalla stessa COVIP, l’inadeguatezza dell’Organo amministrativo.

        In questo quadro preoccupante, nel corso del CdA del 19 Settembre sono intervenute le dimissioni dal CdA dei Consiglieri Martorana e Gucciardi e, per quest’ultimo, una successiva  “coda” di appendice, rappresentata dalla successiva richiesta di “congelare” le proprie dimissioni, formalizzate e verbalizzate alla fine della seduta consiliare.

Così, per aumentare lo stato confusionale in cui si dibatte la compagine consiliare del Fondo, nella successiva seduta di CdA convocata per il 30 Settembre 2019, che avrebbe dovuto – tra l’altro -  procedere alla rituale surroga dei dimissionari, si è registrato, anche in questo caso, un “nulla di fatto” a causa della procurata mancanza del numero legale utile per validare la riunione  consiliare.

E così pare riprendere vigore il fenomeno dei “balletti” intorno al tavolo di Consiglio – una riedizione  di antiche usanze di antichi consessi consiliari ante 2006 – “danze” fatte  in  punta di norme procedurali, spesso usate, e neanche con appropriatezza, come clavi, che nulla hanno da spartire con gli interessi degli iscritti, ma solo con vanaglorie e vergognose vendette più o meno trasversali tra amministratori.

Pur in attesa che il  CdA si ricostituisca nella sua completezza,  sin d’ora riteniamo che questa Associazione debba procedere ad interessare la COVIP sulla complessiva intollerabile situazione in cui si dibatte il Fondo ed i suoi Organi gestori, atteso il grave pregiudizio  per gli interessi degli iscritti, ormai – dalla evidenza dei fatti - non più adeguatamente tutelati.

 

Cordiali saluti.                                                         LA  SEGRETERIA

                                                                    Messina 16 Settembre 2019

IL  BUIO  OLTRE  IL MURAGLIONE  DEL  REFERENDUM

Gentili Colleghe e cari Colleghi,

        i lavori della Commissione Elettorale per il Referendum sono proseguiti con la raccolta  – entro il regolamentare termine del 16 Settembre – delle ultime buste, contenenti le schede della indetta consultazione referendaria tra gli iscritti del Fondo, per la modifica dell’art. 12 del Progetto di Riforma.

        Questa la progressione dei plichi pervenuti nelle tre successive levate: 9 Settembre:  n. 966 buste; 12 Settembre: n. 166 buste; 16 Settembre:  n. 75. - Totale buste pervenute 1.207 -

        Considerato che, con l’ultima levata del 16 Settembre, non è stato raggiunto,  sui 3.722 iscritti  aventi diritto al voto, il quorum del 50% + 1, ( 1.862 votanti ), utile a validare la consultazione referendaria, il referendum deve considerarsi respinto dagli iscritti.

Come da Regolamento elettorale, la Commissione, eseguite ulteriori  verifiche, ha redatto il relativo verbale, astenendosi da ulteriori operazioni  “ritenendo nullo il referendum con la proposta di modifica dell’art. 12 dello Statuto del Fondo” ( come si legge in verbale ).

E così questa controversa e divisiva consultazione, fortemente voluta e difficoltosamente legittimata, oltre che produrre un corto circuito dalle numerose incognite, non serve neanche a fornire, attraverso la conoscenza delle opzioni espresse (approvo/non approvo) una possibile e sia pur labile,  utile traccia per una futura ed ora più che problematica operatività del CdA del Fondo. 

Come si fa a non mostrare perplessità e  preoccupazione ? 

Il nostro non vuole essere uno sguardo impietoso sul processo e la logica che hanno prodotto questo risultato, quanto piuttosto marcare il forte rammarico che le riserve  espresse dal SAFED –  non da ora – circa la necessità di indire questo referendum, siano rimaste inascoltate, così come anche inascoltate e non esplorate sono state le possibilità  alternative di superamento di una crisi, facilmente prevedibile, i cui primi sintomi erano già da tempo evidenti.

Quale sarà adesso la direzione che il CdA intenderà e potrà prendere, ammesso che sia in grado di individuarla, nella imminente seduta consiliare del 19 Settembre, rispetto alla Riforma ed alla dismissione del patrimonio immobiliare ?

Il buio che si nasconde dietro il muraglione del bocciato referendum -  una terra incognita -  rischia di non essere illuminato neanche da un  collettivo   passo indietro, da parte di una compagine consiliare che – nella sua interezza – risulta, dai risultati referendari,  sfiduciata dagli iscritti.

Un Consiglio d’Amministrazione, peraltro,  che pare vivere – e non solo per effetto del rovinoso flop  della mancata vendita del palazzo di P.zza Castelnuovo, vicenda trascinatasi dal Maggio 2018 - una condizione di preoccupante e grave dissonanza cognitiva collettiva, resa evidente non solo da imprudenti, strombazzate previsioni di ripartizioni, ma  ora anche dalla ulteriore debacle dell’ odierno tentativo di vendita all’asta,  sempre dello stesso palazzo di P.zza Castelnuovo, risoltosi con un “nulla di fatto”.

Torneremo a breve, ad informarvi più compiutamente.

Cordiali saluti.

 

                                                                            LA  SEGRETERIA                  

                                                                             26 Agosto 2019

Gentili Colleghe e cari Colleghi,

        sono in distribuzione i plichi inviati dal Fondo Pensioni, contenenti la scheda per partecipare al Referendum tra gli  iscritti  per la modifica dell’art. 12 del Progetto di Riforma. 

         Nel precedente nostro Notiziario del 9 Agosto “Speciale Referendum”,  abbiamo esaminato ed illustrato le ragioni dell’indetta consultazione referendaria e le conseguenze e gli effetti ipotizzabili delle varie opzioni di voto o non voto.

Ricordiamo che il fine della consultazione referendaria è quello di consentire al CdA del Fondo – in caso di approvazione - di continuare nella dismissione del residuo patrimonio immobiliare dell’ Ente, attraverso aste pubbliche a prezzi via via decrescenti, anche se ciò dovesse comportare una   proporzionale riduzione delle aspettative da Riforma, a suo tempo a ciascuno degli iscritti comunicate.

Ricordiamo, infine, che il 16 Settembre prossimo scade il termine di ricezione, presso il Centro meccanografico postale di Palermo, delle schede di votazione; pertanto è opportuno procedere all’inoltro della busta preaffrancata indirizzata alla Commissione per l’espletamento del Referendum, contenente la scheda votata.

Le operazioni di voto possono essere effettuate esclusivamente per corrispondenza, inoltrata per posta come specificato.

Vi invitiamo a partecipare a questo importante momento, che può segnare un decisivo segnale di svolta per la vita del Fondo. Cordiali saluti.

 

Messina, 26 Agosto 2019                                                           LA  SEGRETERIA

6 Agosto 2019

 

    IL  SOGNO  DI  RE  NABUCODONOSOR

         Gentili Colleghe e cari Colleghi,

        da uno stringato, quanto imbarazzato, comunicato apparso ieri pomeriggio sul Forum del Fondo, veniamo a sapere che il CdA dell’ Ente, nella sua seduta consiliare del 5 Agosto, in accoglimento di analoga richiesta avanzata dalla Società interessata all’acquisto dell’immobile, sentito il parere del consulente legale, ha ritenuto di “risolvere bonariamente i reciproci vincoli al trasferimento dell’immobile di piazza Castelnuovo a Palermo”.

        Per effetto di tale decisione, il Fondo procederà alla “mera restituzione” alla Holding che ha manifestato interesse all’acquisto, del deposito cauzionale di € 161.080,000-

        Contestualmente, il CdA ha deliberato di porre “immediatamente” in vendita, per asta pubblica telematica, il cespite, con prezzo a base d’asta uguale a quello  oggetto di proposta di acquisto, pari cioè ad  € 8.054.000,00.

        Fin qui il comunicato che, oltre a deludere le generali aspettative createsi sin dal Maggio 2018 ( data di inizio delle trattative ),  pone una serie di considerazioni ed interrogativi che neanche la lettura del verbale n. 45, relativo alla seduta consiliare del  23.7 - che si è occupato, tra gli altri argomenti, della vicenda - riesce a sciogliere compiutamente, attesa la decisione di “immediatamente” procedere alla vendita per asta dell’immobile.

Infatti  – a prima vista – questa scelta  sembra contraddire le ragioni di questa risoluzione “bonaria”  e porre un primo lecito  punto di domanda: se l’immobile è commerciabile, come parrebbe, visto che viene offerto in vendita per asta, come si concilia questa sua commerciabilità con l’interruzione della trattativa ?

Ed ancora: sono risolti i problemi di certificazione ed adeguamento impianto antincendio e quelli di regolarità ed agibilità urbanistica ?

Che ruolo attivo o, meglio, proattivo hanno giocato in questa vicenda  l’Azienda finanziatrice (Unicredit) e quella mediatrice (UnicreditSubitocasa) ?

Insomma, e non vorremmo passare per “tarli roditori” o “guru”, ma piuttosto per legittimi interessati che credono lecito domandare se, nel frattempo, come nel sogno biblico del  re Nabucodonosor, ristrutturatore di Babilonia, la statua gigante dalla testa d’oro, petto e braccia d’argento e ventre di bronzo, ha avuto adeguatamente rafforzati i suoi piedi di argilla e ferro, così da evitare di essere sgretolata ai primi colpi o, per meglio dire, alle prime prossime ed “immediate” battute di asta. 

Quelle aste, peraltro, dalle quali – per effetto di detta trattativa – l’immobile è stato sottratto.

Sempre buone vacanze, ovviamente a chi può permetterselo.

 

Messina, 6 Agosto 2019                                       LA  SEGRETERIA

                                                           24 Luglio 2019

Gentili Colleghe e cari Colleghi,

comunichiamo che il CdA del Fondo, nella sua seduta del 23 Luglio, ha deliberato - su parere favorevole del Presidente, Vice Presidente e dei Consiglieri: Entità, Frasca, Gucciardi, Martorana e Riccioli, contrari i Consiglieri Cerreti e Leone -  di indire un REFERENDUM per integrare la norma prevista dall’ art. 12 del Progetto di Riforma, con l’introduzione di un VIII comma allo stesso articolo.

Questo il testo della norma che verrà sottoposta a referendum:
articolo 12 – comma 8 (di nuova istituzione) del Progetto di Riforma

<<Qualora, invece, dovesse essere constatato che, a ragione delle condizioni di mercato, le ulteriori iniziative finalizzate alla vendita dei residui cespiti immobiliari impediscono di acquisire quelle risorse che, sommate a quelle liquide disponibili, garantiscano la piena soddisfazione delle prestazioni attese agli iscritti (dopo l’applicazione dell’art. 39 dello Statuto risultante dal referendum del 2012), il Consiglio di Amministrazione, a maggioranza qualificata, procederà alla sollecita dismissione dei residui cespiti fino alla totale dismissione dell’intero patrimonio immobiliare nel rispetto delle seguenti/regole:

a) le vendite devono avvenire mediante aste pubbliche indette sulla base di prezzi base deliberati di volta in volta anche se minori rispetto alle pregresse valutazioni purché siano tali da assicurare, in ogni caso, esiti positivi;
b) la vendita potrà avvenire a trattativa diretta e al prezzo e alle condizioni di vendita di volta in volta stabiliti esclusivamente nel caso in cui l’acquirente sia una Pubblica Amministrazione o Società a prevalente capitale pubblico.

All’esito delle vendite dei residui cespiti immobiliari alle condizioni che precedono, se le risultanti disponibilità non consentano di soddisfare integralmente l’atteso completamento dei “miglioramenti” previsti nel presente progetto, quei “miglioramenti” saranno ridotti in proporzione alla minore quantità di risorse disponibili.>>

        Come abbiamo avuto modo di anticipare nel precedente “News” del 16 Luglio, l’obiettivo dichiarato del referendum è quello di rendere possibile – pur a discapito delle attese da Riforma notificate nel 2008 agli iscritti – una manovra di ulteriore diminuzione dei prezzi a base d’asta dei residui immobili del Fondo, così da renderli maggiormente appetibili al mercato e, attraverso aste pubbliche competitive, alienarli nella misura percentuale di almeno il 40% del loro valore, come richiesto da COVIP nell’ultima delle sue comunicazioni indirizzate al CdA del nostro Fondo.

        La competizione referendaria merita l’attenzione e la partecipazione di tutti noi iscritti al Fondo, costituendo la chiave di svolta dell’ avviato processo liquidatorio dell’ Ente, anch’esso indicato dalla Commissione di Vigilanza come non più eludibile e non ulteriormente procrastinabile.

        Ci auguriamo che il corpo elettorale sappia dare la prevalenza alle ragioni che stanno alla base della revisione normativa proposta ed abbiano a mente il suo testo e gli effetti del suo esito, piuttosto che avere prevalentemente il dito puntato sul  CdA del Fondo che si è fatto promotore di questo referendum, trasformandolo, così,  in una impropria “questione di fiducia” nei suoi  confronti. 

Torneremo sull’argomento a breve, continuando un dialogo con voi che valga a promuovere la comprensione e l’interpretazione dei fatti in modo da aiutarci, l’un l’altro, a vedere più lontano, rifuggendo da orientamenti emozionali e dal barattare coerenza di comportamenti con la ricerca demagogica del consenso.

        Cordiali saluti e buone ferie. A presto !

 

 

Messina 24 Luglio 2019                                               LA  SEGRETERIA

                                                           16 Luglio 2019

 

Gentili Colleghe e cari Colleghi,

la domanda, “ED  ORA ?”, che costituiva la titolazione del nostro “Notiziario” del 28 Giugno, trova adesso la sua risposta !

Il CdA del Fondo, infatti, nella  seduta del giorno 11 Luglio, ha deliberato, con 7 voti favorevoli e 2 contrari, per  l’espletamento di un referendum tra gli iscritti, in sostanziale ripetizione – sia nei contenuti che nelle sue ragioni - del precedente,  sospeso, come è noto, dalla COVIP nell’ Ottobre 2017.

Pur non essendo ancora nota, nella sua puntuale articolazione, la deliberazione assunta,  l’obiettivo è quello di consentire, attraverso l’introduzione di un ottavo comma all’art.12 del Progetto di Riforma, la possibilità di procedere - da parte del CdA del Fondo -  ad una eventuale riduzione delle aspettative da Riforma, così da  rendere possibile una manovra di abbattimento sui prezzi a base d’asta degli immobili,  in modo da renderli maggiormente  appetibili al mercato, pur a decremento delle aspettative da Riforma, come a ciascun avente diritto notificate nel 2008.

La manovra sui prezzi dovrebbe consentire di accelerare il processo di liquidazione del  Fondo e, comunque, cercare di raggiungere – entro il prossimo mese di ottobre -  il traguardo di vendita di almeno il 40% del residuo patrimonio immobiliare del Fondo.

Obiettivo, questo, assegnato ( rectius, imposto ) dalla COVIP al CdA del Fondo.

Ancora oggi, quindi, dopo undici anni dal nuovo Statuto del 2008 e dopo dodici anni dalla elaborazione del Progetto di Riforma, il Fondo ed i suoi iscritti devono nuovamente affrontare il problema di un  adeguamento statutario, per evitare l’ipotesi di un possibile Commissariamento del nostro Ente pensionistico.

Non è un esercizio astratto discutere “che fare ?” e quali possono essere gli scenari e gli effetti che possono derivare dalle nostre scelte.

Nel prossimo “Notiziario” cercheremo di riflettere insieme, sia pur brevemente, se tutto possa essere ridotto nell’alternativa secca tra “SI” e “NO”,  con lo spirito di procedere ad un’analisi non emotiva, ma realistica dei fatti e del contesto in cui questa tornata referendaria si pone e si muove, senza fare esercizi di retorica e richiami ai valori di partecipazione democratica.

Ed a questo riguardo ed in una occasione come questa, dobbiamo registrare come un forte limite ad una “ragionata” partecipazione alla tornata referendaria, la impossibilità di accesso e fruizione – da parte di tutti noi iscritti - all’area discussione del Forum del Fondo, a suo tempo istituita proprio con il fine di creare ed agevolare un corretto ed utile confronto di idee.

Intanto, buone vacanze.

 

Messina, 16 Luglio 2019                            LA SEGRETERIA

 

 

17 Giugno 2019

 

Gentili Colleghe e cari Colleghi,

        come preannunziatovi nel precedente “SAFED News” del 21 Maggio ed a conferma delle previsioni lì formulate, il CdA del Fondo, in data odierna, ha deliberato che si possa procedere al pagamento della VIII ripartizione, a valere sulle somme attese dal Progetto di Riforma.

        Gli accrediti avverranno,  secondo l’ormai usuale sistema e nella misura del 10% delle residue spettanze  individuali,  nella prima settimana di luglio p.v.

        Non possiamo che prendere atto, con soddisfazione, della decisione adottata dal Consiglio d’ Amministrazione ed augurarci, sinceramente,  che questo possa costituire propizio viatico per le imminenti aste di vendita del residuo patrimonio immobiliare del Fondo, previste per il 28 Giugno.

        Nel nostro “Notiziario”, di prossima edizione, avremo modo di aggiornarvi più diffusamente sulle tematiche del Fondo che ancora sono sul tappeto e che un CdA, che non potrà certamente andare ancora in vacanza, dovrà affrontare e risolvere con incisività e realismo.

        Cordiali saluti.

 

 

Messina 17 Giugno 2019                           LA SEGRETERIA

                                          26 Maggio 2019

***                      L’ULTIMA   SPIAGGIA                                ***

LETTERA APERTA AL  PRESIDENTE ED AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL FONDO PENSIONI CCRVE 

       

Il preoccupante infittirsi delle interlocuzioni epistolari tra il nostro Fondo Pensioni e la COVIP, come emerge dalla lettura e dalla formulazione dell’ Ordine del giorno dei lavori consiliari del prossimo 31 Maggio,  ci induce a rivolgerci direttamente a Voi, Amministratori del nostro Fondo, per ricordarVi che questa Associazione, ha sempre sostenuto, talvolta a malincuore, la negatività di una gestione commissariale del Fondo.

Nel Notiziario del 10 Aprile scorso, commentando molto succintamente l’ultima nota del 25 Marzo 2019 della COVIP sul “caso Castiglione”, Vi invitavamo ad assumervi la responsabilità perché  si facilitasse, attraverso NUOVI interlocutori, una più facile, diversa e proficua interlocuzione con la stessa COVIP.

Oggi – nel caso che quel richiamo non fosse stato ben inteso e correttamente interpretato  – diciamo chiaramente e per evitare ogni equivoco, che SARA’ ASCRIVIBILE  UNICAMENTE  ALLA VOSTRA  RESPONSABILITA’, se non sarete in grado, con fatti ed azioni concludenti,  di assicurare  il superamento di quella  “strutturale” conflittualità dell’Organo di governo del Fondo, rilevata da COVIP, nonché  quella progettualità, peraltro indicata e ritenuta necessaria nella onerosa consulenza dello Studio Bruni & Marino, per procedere nel già iniziato iter liquidatorio del Fondo.

Ripetiamo, non c’è più tempo per questo mortificante modus operandi, il CdA faccia squadra e giochi il suo ruolo, per evitare che il fallimento di questa gestione consiliare consegni il Fondo in mani estranee, non direttamente interessate alla Riforma, con tutte le sue  facilmente prevedibili  conseguenze.

Lo attendiamo, senza più prova di appello,  perché l’alternativa non potrà che essere quella di  dover assistere  alla scena di un INTERO  CdA che consegna le chiavi del Fondo alla COVIP, per incassare un non più evitabile e disdicevole …..….. TUTTI  A  CASA !

Cordiali saluti.

 

Messina 26 Maggio 2019                                  SAFED – La Segreteria

21 Maggio 2019

Gentili Colleghe e cari Colleghi,

l’atmosfera surreale, che pare avvolgere Piazza Castelnuovo e gli  amministratori del Fondo, mette in risalto uno schizofrenico procedere per tentativi, una bagarre ad oltranza, a colpi di regolamento e di ostruzionismo.

Il garbuglio dei problemi e gli inciampi gestionali, le polemiche  e le  tensioni esplose all’interno del CdA, la confusione, in realtà determinata  da una incapacità di correttamente mediare tra posizioni diverse e definire, così, un disegno programmatorio, supportato da una compatta maggioranza, funzionale agli interessi reali degli iscritti, sono destinati a continuare  ?

Lo spunto a queste riflessioni ci è dato dalle modalità di convocazione del CdA di oggi, 21 Maggio che, avvenuta su iniziativa di una parte della compagine consiliare, quasi una sua fazione, sembrerebbero confermare questa preoccupante e rovinosa tendenza.

Infatti, mentre – per un verso – si richiede di dare esecuzione ad una  già votata delibera di decadenza da Sindaco del 30 Gennaio – da altro verso  -  nonostante  la  fase di studio e monitoraggio delle procedure esistenti presso la struttura del Fondo e  la consulenza affidata allo  Studio Bruni & Marino, per esaminare quali adattamenti normativi e procedurali adottare in adeguamento al   DL 147/2018, iniziano nello “scacchiere”  di Piazza Castelnuovo, le “manovre” per la nomina  del Direttore Generale del Fondo, figura obbligatoriamente prevista dal Decreto 147/2018, da attuarsi entro il 31.12.2019.

Su entrambi  questi “inciampi”, riteniamo del tutto inutile dilungarci  e perdere tempo a commentare. 

Infatti, sul primo di essi ( decadenza del Sindaco Castiglione dalla sua carica ), il SAFED si è già espresso con il “Notiziario” n. 1 del 17 Febbraio 2019, dal titolo “Sfogliando la margherita”,  cui ha fatto seguito il Documento assembleare del 15 Aprile 2019, oggetto del precedente “SAFED NEWS”, inviato al Presidente del Fondo e per conoscenza alla COVIP, in cui – tra gli altri argomenti - si denunciava, a carico di una componente consiliare del Fondo ed in particolare del suo Presidente la proterva pervicacia con cui, in materia di rispetto normativo statutario, ma non solo, vengono opposte alla COVIP riserve di applicabilità deliberative, determinando con l’Autorità di Vigilanza una non apprezzabile diatriba, peraltro solo funzionale a interessi particolari”.  

L’altro problema, quello del  Direttore Generale, casella da necessariamente occupare nell’organigramma disegnato dal Decreto Legislativo, ci appare un  tema – allo stato – non urgente e, comunque, da affrontare con buon senso e con occhio attento alla  particolare situazione del nostro Fondo, in avviato percorso liquidatorio.

Avremo modo, comunque, di tornare sull’argomento per commentare  quanto verrà deliberato dal CdA nella tornata consiliare odierna che,  sull’argomento ed intuitivamente,   non potrà che aver  fatto registrare una prima necessaria fase di ricognizione ed eventuale approfondimento della problematica.

Chiudiamo queste brevi note sottolineando che, ad oggi,  non è dato ancora conoscere i dati del bilancio 2018 dell’ Ente, né quali previsioni è lecito formulare per la vendita del palazzo di Piazza Castelnuovo, mentre non si hanno notizie neanche sulle vendite delle prossime aste, previste per l’imminente mese di giugno, così come – infine -  nessuna previsione è dato formulare sulla ottava ripartizione che, invece,  con mal celata esultanza, veniva preannunziata come imminente.

Su quest’ultimo ed atteso aspetto, dai conteggi grossolanamente fatti ( liquidità attuale disponibile  circa 3/milioni +  atti di vendita per circa 6/milioni da perfezionare entro il mese di luglio ) riteniamo che potrebbe concretizzarsi  l’ipotesi di una ripartizione per i prossimi mesi estivi, salvo fatti nuovi.

Su questi problemi, in nome del realismo e di quel minimo di incisività e di capacità di fare le cose, ci piacerebbe vedere un CdA più attivo, più determinato, più attento nella ricerca delle soluzioni per i problemi riguardanti la collettività degli iscritti e più attento, sì,  più attento, anche alla comunicazione con gli iscritti, aspetto non marginale dell’impianto regolamentare previsto nel Decreto Legislativo 147.

Cordiali saluti ed a presto con il nostro “Notiziario Safed”.

Messina 21 Maggio 2019                                       LA SEGRETERIA

                                                                                                                                                             3 Maggio 2019

Gentili Colleghe e cari Colleghi,

         come avete letto nei precedenti nostri comunicati, i rapporti all’interno degli Organi di governo del nostro Fondo Pensioni,  sono andati sempre più  deteriorandosi, in un crescendo di polemiche e dichiarazioni roventi che non si sono placate, neanche di fronte agli interventi della COVIP.

         Il CdA ed il suo Presidente, ancora, cincischiano e si attardano con il “caso Castiglione”, in attesa di un ulteriore intervento della COVIP che dovrebbe, secondo le aspettative di una minoritaria parte del CdA, rivedere ( è ipotesi concretamente possibile ? ) il già espresso giudizio circa la validità della deliberazione di decadenza  del Sindaco dr. Castiglione, dal  ruolo di Presidente e componente il Collegio Sindacale del Fondo, assunta a maggioranza semplice dal CdA nella sua seduta del 30 Gennaio 2019 e non ancora resa esecutiva.

         In questo quadro, oggi, 3 Maggio, interviene la convocazione del CdA per il prossimo 7 Maggio, che pone in discussione – tra gli altri punti all’ O.d.G. dei lavori – quello di “Bilancio 31 Dicembre 2018”.

         Pur nella consapevolezza che la formulazione adoperata può ritenersi, nella sua genericità,  polivalente,    è quasi impossibile scansare un interrogativo banale, quasi una candida domanda: si reputa ammissibile l’eventuale approvazione del bilancio, senza che prima si sia dato corso alla ricostituzione del Collegio Sindacale, nella sua integrale, legittima collegialità ?

         Formuliamo il quesito,  allarmati  perché le divaricazioni prodottesi all’interno della governance del Fondo, non determinino ulteriori danni per gli interessi reali degli iscritti, sempre più fortemente indignati per questo disinvolto,  poco accorto e responsabile modo di  procedere.

         A buon intenditor, poche parole !

 

 

Messina 3 Maggio 2019                                        LA  SEGRETERIA

Gentili Colleghe e cari  Colleghi,

Vi comunichiamo che,  adempiendo al mandato espresso  dall’ Assemblea dei soci del 15 Aprile, in cui è stato approvato il bilancio dell’Associazione, in data odierna abbiamo  provveduto ad inviare, anticipandole via pec, al Presidente del CdA del Fondo Pensioni e, per conoscenza, alla COVIP,  lettera ed allegato documento approvato – all’unanimità – dall’Assemblea dei nostri iscritti.

        Si trascrivono di seguito entrambi i documenti in questione.

Egr. Dr. Enzo Giunta Presidente Consiglio d’Amministrazione Fondo Pensioni CCRVE-  PA

p.c.    Spett. COVIP – Comm. Vigilanza Fondi Pensione P.zza Augusto Imperatore –  ROMA

 

Caro Presidente,

        

la statutariamente prevista Assemblea degli iscritti SAFED, annuale appuntamento per procedere all’approvazione del bilancio  della nostra Associazione, ha fornito  ai colleghi  ( in numero di 81, tra presenti e  per delega ), l’ineludibile occasione per discutere del Fondo Pensioni, delle sue questioni e  delle sue ultime vicende, sui cui sviluppi -  come Ti è sicuramente noto -  i  soci vengono informati attraverso gli ormai ultradecennali “Notiziari”.

 

         A conclusione del dibattito intervenuto, l’Assemblea, oltre ad esprimersi sui fatti associativi posti all’ o.d.g., ha ritenuto di pronunciarsi criticamente  circa l’operato degli  Organi del Fondo e di dar voce alle perplessità e preoccupazioni  emerse,  integrando  un documento - unanimemente licenziato - da inviare al Fondo da Te presieduto e da inoltrare anche, sia pure per conoscenza e sulla base di considerazioni diverse e diversamente motivate,  alla Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione.

 

         Nel doverosamente inviare in allegato lo stralcio del documento in questione, che costituisce parte della verbalizzazione dell’ adunanza assembleare, non posso che  esprimerTi  l’auspicio che l’iniziativa possa fornire motivo  di responsabile riflessione a chi ha a cuore le sole ragioni della Riforma e del completamento del già iniziato percorso liquidatorio del Fondo,  tematiche rispetto alle quali non possono rimanere estranee considerazioni  attinenti a profili etici e di responsabilità personali.

        

         Lo esigono la ormai ultradecennale aspettativa dei beneficiari e la constatazione,  incontrovertibile, del comune progredire anagrafico.

 

         In attesa di un cortese cenno di riscontro, invio cordiali saluti.

 

Messina, li 24 Aprile 2019                                                                                                     IL  SEGRETARIO

                                                                                                                                         ( Sergio Infantino )

 

                            ASSEMBLEA  ORDINARIA  SAFED  15 Aprile 2019

L’assemblea Ordinaria degli iscritti SAFED, regolarmente convocata in Messina nei locali sociali il giorno 15 Aprile 2019,  presieduta dal Segretario Sergio Infantino, Segretario verbalizzante Aurelio Rotondo, validamente costituita nel rispetto delle norme statutarie con la presenza di 81 iscritti, di cui 21 per delega, procede a discutere e deliberare sul seguente O.d.G:

1.      Approvazione del rendiconto economico per l’esercizio 2018  e  rendiconto finanziario-patrimoniale al 31/12/2018;

2.     relazione del Consiglio Direttivo sull’attività svolta nel 2018 e sull’indirizzo generale dell’azione da svolgere nel 2019.

 

Omissis                              Omissis                          Omissis

 

L’Assembleariaffermata, la validità delle scelte strategiche, a suo tempo individuate nel  documento programmatico presentato a corredo della presentazione della lista “Safed x la liquidazione”;

valuta poco soddisfacenti i risultati delle vendite per aste telematiche del decorso mese di Marzo 2019 e del  connesso stato di avanzamento della Riforma;

stigmatizza con forza quello stato di conflittualità, non solo dialettica, che caratterizza l’azione della governance del Fondo, reiteratamente rilevata dalla COVIP e che può determinare un pericoloso impasse nel percorso decisionale e nell’attività dell’Ente, con conseguente grave nocumento per gli interessi reali degli iscritti;

ritiene che la sfida che aspetta ancora il Fondo nel cammino   verso la Riforma e la sua liquidazione, non possa consentire il persistere di una logica di esasperata conflittualità, che erode anche margini di buon gusto istituzionale;

denuncia, in questo contesto, ritenendo fondamentale un corrente rapporto con COVIP per meglio tutelare gli interessi generali degli iscritti al Fondo, la proterva  pervicacia con cui, in materia di rispetto normativo statutario, ma non solo, vengono opposte alla COVIP riserve di applicabilità deliberative, determinando con l’ Autorità di Vigilanza una non apprezzabile diatriba, peraltro solo funzionale a interessi particolari;

auspica che il CdA del Fondo sia in grado di esprimere un chiaro segnale di discontinuità rispetto a quanto precedentemente denunciato;

impegna e sollecita le strutture del SAFED ad operare nel senso esposto;

da mandato alla Segreteria  di trovare, insieme ai rappresentanti SAFED in CdA del Fondo, momenti di confronto con gli Organi del Fondo Pensioni, al fine di acquisire valutazioni e previsioni  di fattibilità operativa circa la  alienabilità  per asta pubblica del residuo patrimonio immobiliare del Fondo e sulla portata della sua scontistica, non necessariamente  parametrata alle aspettative da Riforma  del 2008, ricercando -  a tal fine – di realizzare convergenze propositive che, pur nella consapevolezza del diverso ruolo, possano rapportarsi con la stessa COVIP.

Messina, 15 Aprile  2019

Aurelio Rotondo ( Segretario )                                            Sergio Infantino ( Presidente )

 

Si pubblica di seguito, ora, la parte mancante del documento assembleare, riguardante gli altri punti sottoposti alla discussione dell’ Assemblea e dalla stessa approvati all’unanimità.

 

ASSEMBLEA  ORDINARIA  SAFED  15 Aprile 2019

L’assemblea Ordinaria degli iscritti SAFED, regolarmente convocata in Messina nei locali sociali il giorno 15 Aprile 2019,  presieduta dal Segretario Sergio Infantino, Segretario verbalizzante Aurelio Rotondo, validamente costituita nel rispetto delle norme statutarie con la presenza di 81 iscritti, di cui 21 per delega, procede a discutere e deliberare sul seguente O.d.G:

1.      Approvazione del rendiconto economico per l’esercizio 2018  e  rendiconto finanziario-patrimoniale al 31/12/2018;

2.     relazione del Consiglio Direttivo sull’attività svolta nel 2018 e sull’indirizzo generale dell’azione da svolgere nel 2019.

 

udita la relazione della Segreteria sullo stato economico e finanziario dell’ Associazione, espresso dalle risultanze economiche, dalle note illustrative al rendiconto e dalla relazione del Collegio Sindacale;

preso atto del lieve incremento intervenuto nelle quote associative, della significativa flessione fatta registrare nelle spese generali dei servizi;

constatato il conseguente utile di esercizio di €  4.133;

approva il rendiconto per l’esercizio 2018;

raccomanda, di perseverare sulla strada intrapresa di attenta ed oculata gestione e nell’azione di assistenza e comunicazione nei confronti degli iscritti, nonché di  sviluppo delle iniziative finalizzate a proselitismo e fidelizzazione dei soci ed, in questo quadro, di esame di idonee iniziative che valgano a rilanciare l’attività sociale nella provincia di Palermo;

approva, la relazione sulle attività svolte nel 2018 e da svolgere per l’anno 2019;

impegna e da mandato in tal senso alla Segreteria ed al Direttivo di predisporre coerenti linee ed  obiettivi politici, utilizzando nel modo più funzionale e razionale tutte le  risorse esistenti nell’ Associazione per il loro raggiungimento.

            Cordiali saluti.                                                                                        LA  SEGRETERIA

 

Messina 24 Aprile 2019

Gentili Colleghe e cari Colleghi,

trasmettiamo  il risultato delle aste telematiche pubbliche di vendita degli immobili di proprietà del Fondo, effettuate il 15 Marzo, relativamente ai soli cespiti a  destinazione commerciale.

Il prossimo 29 Marzo, sarà il turno della successiva bandita d’asta, per le rimanenti unità immobiliari a destinazione residenziale.

Ecco l’elenco degli immobili aggiudicati che, dopo 7 giorni, formeranno oggetto di offerta irrevocabile di acquisto da parte degli aggiudicatari.

 

Codice                                                                               Prezzo b.a.                 Aggiudicaz.

TURAT7          Via Pacini, 2 Caltanissetta Locato                       € 67.524                     € 67.524

CASTOR          Piazza Aldo Moro, 2 Catania Libero                   € 613.768                   € 613.768

AGRIG1          Via Agrigento, 17 Palermo Locato                     € 569.875                   € 569.875

AGRIG3          Via Agrigento, 27 Palermo Libero                      € 356.354                   € 356.354

FEDER2          Via Imp. Federico, 68 Palermo Locato                € 605.531                   € 605.531

NOTA01          Via Notarbartolo 4 Palermo Libero                   € 817.634                     € 817.634

S85003           Via San Giov. Di Dio, 15 Palermo Locato            € 120.426                   € 120.426

VILLARE3        Via Villareale, 6 Palermo Locato                        € 289.585                   € 380.000

VILLARE4        Via Villareale, 6 Palermo Locato                        € 300.254                   € 390.000

VILLARE5        Via Villareale, 6 Palermo Locato                        € 312.828                   € 390.000

VILLARE7        Via Villareale, 6 Palermo Libero                         € 272.352                   € 330.000

                                                                                         € 4.326.131                € 4.641.112

 

Tutti ci auguriamo che sia una prima positiva risposta del mercato e che lo sfiorato obiettivo dei 5/milioni di Euro, possa venire significativamente  implementato nella prossima tornata di aste.

Vi terremo informati, per poi commentare il dato delle vendite nel prossimo “Notiziario SAFED”.

 

Messina 16 Marzo 2019                                                                                                                    LA SEGRETERIA

 

N° 1- Gennaio 2019

                                              Ultime dal Fondo Pensioni

Come già comunicato nel “Notiziario” n. 4 del 29 Novembre, la proposta di acquisto riguardante il palazzo di Piazza Castelnuovo in Palermo, sede del nostro Fondo, è rimasta da tempo subordinata ad un parere di competenza degli uffici tecnici del  Comune di Palermo.

 L’avvenuto rilascio il 10 gennaio di detto parere, come si legge in un comunicato del Fondo, mette in movimento la procedura per ulteriori adempimenti tecnico/amministrativi (oneri concessori), così da poter procedere al rinnovato accatastamento dell’immobile ed al conseguimento dei rinnovati dati catastali e relative planimetrie.

Ciò consentirà di procedere alle successive operazioni per la vendita del cespite che, con i suoi € 8.100.000, sommati agli altri 3 milioni provenienti dalla vendita di palazzo Tezzano di Catania, nonché  all’altro  milione e 710.000 dell’appartamento romano di via Antonelli, determinano un buon “gruzzoletto” per provvedere alla VIII ripartizione, iniziando  sotto buoni auspici l’anno nuovo, con l’augurio che ciò possa  costituire favorevole viatico per le aste di vendita che si terranno a breve, per il residuo compendio immobiliare.

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Comunicazioni

Le adesioni alla Polizza Sanitaria “Grandi Interventi”, con la trasmissione dell’elenco dei partecipanti alla Compagnia  assicurativa, si sono concluse in data odierna.

Quota associativa - Il rinnovo quota associativa Safed resta invariato a € 36,00 annui, da accreditare sul  nostro c/c UNICREDIT Agenzia Palermo Sciuti

IBAN: IT 32 V 02008 04652 000300152578 -  IMPORTO: € 36,00 (18 semestrale).

 

Messina, li 14 Gennaio 2019                                                                                                                     LA  SEGRETERIA

 

Convocato il Consiglio di Amministrazione per il 15/1/2019

da SEGRETERIA FONDO » 10/01/2019, 16:29

Il Consiglio di Amministrazione è stato convocato il giorno 15 gennaio 2019 con il seguente ordine del giorno: 

- Approvazione verbale seduta precedente.

- Comunicazioni del Presidente. 

1. Audizione dei candidati al posto di Direttore Amministrativo del Fondo

2. Determinazioni in relazione alle audizioni di cui al punto 1)

3. Richiesta formulata dai Signori Salvatore CAPPARELLI, Enzo GIUNTA, Girolamo GUCCIARDI, Giuseppe IANNI’, Fabio MARTORANA e Giuseppe MIDILI, già Consiglieri di Amministrazione del Fondo nella consiliatura 19/12/2014 - 21/2/2018.

 

Palazzo Castelnuovo: il Comune rilascia l’atteso parere

da SEGRETERIA FONDO » ieri, 9:58

E’ noto che il Fondo, da qualche mese, era in attesa del parere del competente ufficio tecnico del Comune di Palermo, per definire la pratica propedeutica al perfezionamento della proposta di acquisto di palazzo “Castelnuovo”. Giovedì è finalmente pervenuto l’atteso documento e, pertanto, nei prossimi giorni, si darà corso ai conseguenti ulteriori adempimenti tecnico/amministrativi, il principale dei quali è il pagamento degli oneri concessori. Indi a che il Comune, entro 30/40 giorni, dovrebbe rilasciare il provvedimento.

A questo punto, il tecnico del Fondo provvederà a rinnovare l’accatastamento dell’immobile e, al massimo in ulteriori 12 giorni, otterremo i nuovi DOCFA (dati aggiornamento catasto fabbricati) con le planimetrie catastali.

Pertanto, salvo ulteriori e improbabili intoppi, nei tempi necessari per tutti i citati adempimenti , potremo finalmente procedere con tutte le successive azioni riguardanti la cessione definitiva dell’immobile.